Notiziario Pensioni

di Franco Abruzzo
1. ATTUALITA’. FATTI DELLA VITA.

25.1.2016 – BLOCCO DELLA PEREQUAZIONE. CIDA: “Il TRIBUNALE DI PALERMO CI DA’ RAGIONE. Va all’esame della Consulta il dl 65/2015 (convertito nella legge 109/2015) nella parte in cui prevede che per i pensionati, titolari di trattamento pari o inferiore a cinque volte il minimo Inps, sia riconosciuta la rivalutazione nella misura solo del 20%”. I giudici hanno ritenuto che “la suddetta rivalutazione è di entità talmente modesta da indurre a ritenere che anche la nuova normativa mantenga un contrasto con i principi dettati dalla Costituzione e con l’interpretazione che degli stessi principi ha fornito la Corte Costituzionale”. – TESTO IN  http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19734

25.1.2016. BRUTTO SEGNALE PER I CETI MEDI. Un prof della Bocconi è in procinto di sbarcare a Palazzo Chigi per coordinare gli interventi economici del Governo Renzi. Tommaso Nannicini, come Tito Boeri, è un nemico dichiarato dei pensionati di ottone, d’argento e d’oro. “Per Nannicini, – scrive laRepubblica –  la sfida sarà conservare la sua filosofia economica, che lo ha portato in passato a sostenere proposte  anche radicali come un prelievo sulle pensioni più generose”. Tito Boeri e Tommaso Nannicini, – articolo del 27.9.2013 publicato in lavoce.info -, pensano che per aiutare i giovani bisogna tagliare le pensioni. E si chiedono: “Quanto può restituire il pensionato d’oro?“. La Consulta, però, ha scritto che se  lo Stato ha bisogno di risorse economiche devono pagare tutti, pensionati e lavoratori attivi. Non è più possibile mettere sotto torchio soltanto i pensionati. Tito Boeri e Tommaso Nannicini non dicono nulla sulla lotta ai patrimoni dei mafiosi, dei big del sommerso e degli evasori, che gestiscono ogni anno centinaia di miliardi senza pagare alcuna imposta. Nannicini si occuperà anche del riordino delle agenzie fiscali, ma con quali obiettivi? – di FRANCO ABRUZZO/presidente UNPIT – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19733

29.12.2015 – Matteo Renzi: “Nel 2015 abbiamo evitato di intervenire sulle pensioni perché il rischio di combinare un pasticcio era elevato. Nel 2016 sicuramente discuteremo e ragioneremo, ma una cosa sono le pensioni d’oro e un’altra sono le pensioni sopra i 2mila euro”. Precisamente, “uno che è andato in pensione con 2mila, 2.500 o 3mila euro non credo debba essere toccato: non considero una pensione di 3mila euro una pensione d’oro, anche se uno ci è andato con il retributivo”. – di Laura Naka Antonelli/wallstreetitalia – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19589

23.12.2015 – LA RETROATTIVITA’ DEI TAGLI ALLE PENSIONI PASSA ALLA CONSULTA con l’ordinanza 274/2015 firmata dal giudice che ha cancellato il blocco della perequazione introdotta nel 2011 dal Governo  Monti/Fornero.  “In relazione ai rapporti di durata, non si può riporre alcun ragionevole affidamento nell’immutabilità della disciplina e non sono precluse modificazioni sfavorevoli, finalizzate a riequilibrare il sistema”.  Dal punto di vista della difesa statale, “la normativa (la legge finanziaria per il 2007, ndr) non lede alcun ragionevole affidamento dei cittadini”. L’ordinanza è publicata integralmente nel corpo dell’articolo. – di Dimitri Buffa/L’Opinione 24.12.2015 – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=1 9539

23.12.2015 – CORTE COSTITUZIONALE – L’ORDINANZA 274/2015 CHE INTACCA I DIRITTI ACQUISITI DEI PENSIONATI. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19538

8.12.2015 – Pensioni, il matematico: «Quello di Boeri è allarmismo buono per i privati». Costretti a lavorare per sempre, con il miraggio di pensioni vicine alla soglia della povertà. Per i trentenni non è una novità. «Ma quella di Boeri è una proiezione puramente teorica», dice il matematico Beppe Scienza: «che se non spinge verso più stato sociale, rischia di avvantaggiare solo l’industria del risparmio gestito».  – di Luca Sappino/http://espresso.repubblica.it – TESTO IN    http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19393

5.12.2015. – INPS – Il cammino difficile per riformare le pensioni. Servono una macchina amministrativa migliore, la riduzione dei contenziosi e la lotta ad evasione e frodi. La giustizia intergenerazionale produce dei contraccolpi ma le priorità devono essere equità e trasparenza. Una riforma previdenziale deve essere decisa dal Parlamento: un istituto amministrativo non può porre (come vuol fare anche l’Inpgi, ndr) a carico dei propri pensionati azioni per combattere povertà e disoccupazione: non gli compete. – di Alessandra Del Boca (professore di Economia e Consigliere di Sorveglianza Ubi)  e di Antonietta Mundo (Attuario, ex Coordinatore generale statistico attuariale dell’Inps) – Corriere della Sera 2.12.2015 – TESTO IN http ://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19363

5.12.2015. – Inps, tutte le false verità sulle pensioni – di Michele Poerio e Carlo Sizia/Federspev/in formiche.net – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19368

4.12.2015 – Matteo Renzi furente con Tito Boeri. Di terrorismo armato, secondo il presidente del Consiglio, ce n’è già abbastanza in giro nel mondo per permetterci il lusso di aggiungerne in Italia uno di carattere sociale, vista l’eco mediatica e politica delle proposte, esplicite o implicite, del presidente del’Inps sul ricalcolo contributivo delle pensioni liquidate legittimamente col sistema retributivo, sui tagli alle pensioni non solo di presunto oro, ma anche d’argento, rame, zinco e via metallizzando. Le sortite di Boeri impensieriscono il presidente del Consiglio anche per gli effetti, che sembrano avere già prodotto sul mercato. Effetti negativi, in particolare, sulla propensione ai consumi di categorie che, impaurite dalle difficoltà in arrivo con la decurtazione delle pensioni, sono portate ora pi&ugra ve; a risparmiare, se vi riescono, che a spendere. E Renzi sa bene, con il ridimensionamento delle stime di crescita del prodotto interno lordo, quanto comodo farebbe all’economia nazionale, un aumento, non una contrazione, dei consumi.  – di Francesco Damato -formiche.net 4.12.2015 – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19348

3.12.2015  PREVIDENZA. Perché il professor Tito Boeri continua a tollerare la diffusione di informazioni colpevolmente false e tendenziose, quali quella che la spesa previdenziale del 2013 sul PIL nazionale sarebbe stata del 15,7%.  Ma cosa ci stanno a fare i burocrati dell’OCSE se non sanno neppure (o non vogliono) interpretare i dati correttamente? La spesa previdenziale nel 2013 è stata del 10,7% del PIL, quindi  assolutamente in media con i Paesi UE. Se si sottraggono all’esborso pensionistico lordo totale di 247,86 miliardi le imposte trattenute direttamente alla fonte, per 43 miliardi, e i 33,4 miliardi della  GIAS (assistenza), si ottiene una spesa previdenziale netta effettiva di 171,46 miliardi che rappresenta appunto il 10,7% del PIL.  di Guglielmo Gandino – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19345

1.12.2015 – Lamberto Dini: “Sulle pensioni aprire il dossier della flessibilità in uscita. Gli annunci di tagli alle pensioni cosiddette più alte per compensare i cinquantacinquenni che lasciano il lavoro paiono a dir poco spericolati”. – di Dino Pesole/Il Sole 24 Ore 1.12.2015 – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19318

18.11.2015 – Pensioni: ‘divide et impera’, non per equità ma per il controllo. Giovani contro anziani in un “conflitto intergenerazionale” creato ad arte. Nessuno vuole spiegare ai giovani che le risorse necessarie a modificare il loro futuro (siano esse sotto forma di tassazione più bassa o di reintroduzione del retributivo per i redditi bassi e medi) vanno cercate altrove che dai pensionati attuali o ai disoccupati che le ragioni per le quali il sussidio non viene legiferato nulla hanno a che vedere con le pensioni d’oro, d’argento e di bronzo, stante che l’assistenza manco dovrebbe stare insieme alla previdenza ed essere invece finanziata dalla fiscalità generale. – di Michele Carugi/www.ilfattoquotidiano.it/1811.2015 – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19150

17.11.2015 – Il “chicco di riso” di Sessa (ovvero come lavora la perequazione pensionistica). Dopo i no di Poletti e di Renzi (nonché di papa Francesco) a Boeri sul ricalcolo degli assegni, un’analisi dei principali pregiudizi sulle cosiddette pensioni alte. E una tabella che spiega quanto vale il blocco – parziale – legato a questa “manovra”. – di Paolo Mastromo/www.economiaitaliana.it – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19139

15.11.2015 – PENSIONI. Franco Abruzzo a Tito Boeri. “Smettila di vaneggiare ipotetiche riforme punitive e di provocare il Governo affermando che è d’accordo con te. Prendi atto dell’odg del Senato del 3 novembre accolto dal Ministero Renzi:  gli assegni in essere non si toccano e  non vanno ricalcolati. Sei un perdente di lusso, non ti ascolta nessuno. Renzi ti ha mollato da tempo.  Ti conviene dimetterti per salvare la faccia di bocconiano”. IN CODA l’articolo di “Libero” che rilancia l’intervista del “Gazzettino” (in allegato) al presidente dell’Inps. – di FRANCO ABRUZZO/PRESIDENTE UNPIT/ – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19116

12.11.2015. Pensioni: perché la proposta Inps è sbagliata. Ora sappiamo che per la gran massa di pensionati il ricalcolo contributivo non si può fare. – di GIAMPAOLO GALLI/Economista-deputato Pd/l’Unità 9/11/2015 – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19091

11.11.2015 – Secco no del Governo al taglio delle pensioni per chi é già in quiescenza e al ricalcolo. Lo ha rivelato il presidente della Commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi. E’ uno dei dati più interessanti emersi ieri durante l’importante Convegno sulle pensioni promosso dall’Associazione dei magistrati e degli avvocati dello Stato in quiescenza (il 1° in 60 anni di storia dell’Associazione). Alla luce di questi principi che fine farà ora la riforma INPGI (unica cassa sostitutiva dell’Inps) attualmente al vaglio dei ministeri del Lavoro e dell’Economia che prevede, invece, un contributo da parte di tutti i giornalisti in pensione a partire dal 1° gennaio 2016? Pubblichiamo l’odg approvato da Palazzo Madama (accolto dal Governo e vincolante per la riforma previdenziale 2016). – dall’inviato Francesco M. De Bonis – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19073

10.11.2015 – ROMA.  Convegno sulle pensioni promosso dalla Associazione dei magistrati e degli Avvocati dello Stato in quiescenza. Sacrifici? I sacrifici devono coinvolgere tutti i cittadini (e non soltanto i pensionati come è accaduto nel 2008, nel 2011 e nel 2013). I “contributi di solidarietà” devono scomparire dal vocabolario parlamentare. I giudicati costituzionali sono inviolabili come impone l’articolo 136 della Carta. L’assistenza deve essere finanziata dalla fiscalità generale.  L’Unpit ha chiesto lotta con stile americano agli evasori: “Il Governo dia la caccia agli evasori e non ai pensionati. Oggi mille miliardi annui del malaffare non sono tassati”. Secondo Cesare Damiano il ricalcolo conviene ai pensionati “ricchi”, non ai pensionati “poveri”.  Da Maurizio Sacconi un no deciso ai “provvedimenti da guerra ” (ipotizzati da Tito Boeri). La Commissione Lavoro del Senato ha approvato un odg (accolto dal Governo e vincolante per la riforma previdenziale 2016) che esclude il ricalcolo delle pensioni e che garantisce l’affidamento  dei cittadini nella certezza dell’ordinamento giuridico e nella sicurezza giuridica. – dall’inviato Francesco M. De Bonis – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19072

5.11.2015 – Matteo Renzi boccia la proposta di Tito  Boeri. Perché tagliare le pensioni, anche se quelle «d’oro», va nella direzione opposta alla filosofia che il premier  ha scelto per la sua Legge di Stabilità. «Dobbiamo dare fiducia agli italiani», dice. La linea del premier è dunque “fiducia, fiducia, fiducia”. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19044

26.10.2015-PENSIONI. RENZI TAGLIA FINO AL 2018 L’INDICIZZAZIONE DEGLI ASSEGNI. Come fa ora l’Inpgi a imporre altri sacrifici ai  suoi pensionati? IN CODA tre articoli + la relazione tecnica alla Legge di stabilità 2016 – TESTO IN  http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=18917