legge di bilancio: la confedir audita a Palazzo Chigi

Legge di bilancio 2019: iniqua e senza prospettive per il Paese

Oggi 21 dicembre si è tenuto a Palazzo Chigi un incontro tra le Parti sociali ed il Presidente Conte sulla legge di bilancio.
Il Segretario Generale Michele Poerio ha rappresentato preliminarmente tutto il disappunto della Confederazione sia per il metodo che per il merito di questa audizione a poche ore dal voto di fiducia.
Le due misure cardine del Governo: quota 100 e reddito di cittadinanza sono state dopo l’accordo con l’UE fortemente ridimensionate, mentre la terza rappresentata dal taglio delle cosiddette pensioni d’oro e abbattimento della perequazione oltre 1.500 € lordi mensili è stata notevolmente incrementata.
La CONFEDIR e il FORUM dei pensionati (15 sigle che rappresentano oltre 850.000 iscritti) respingono con forza tale posizione e si apprestano ad impugnarla in tutte le sedi giurisdizionali possibili. Si deve capire,una buona volta per tutte,che se è assolutamente doveroso ed etico aiutare i pensionati meno abbienti (QUELLI VERI), ciò deve avvenire a carico della fiscalità generale e non solo a carico dei pensionati cosiddetti d’oro.
Riteniamo necessario che le risorse debbano essere prioritariamente destinate agli investimenti in: infrastrutture pubbliche, sanità, istruzione e formazione, innovazione e ricerca. Gli investimenti pubblici sono il volano per produrre sviluppo e occupazione.
Al fine di realizzare quanto sopra per la CONFEDIR è indispensabile assicurare un forte impulso all’attuazione della riforma e al potenziamento della Pubblica Amministrazione.
Le risorse stanziate nella legge di bilancio sono insufficienti per i prossimi rinnovi contrattuali e devono essere incrementate quanto meno per il 2020 ed il 2021.
Per la CONFEDIR – ha dichiarato il Segretario Generale – una risposta adeguata ai problemi del Paese deve essere una legge di bilancio “coraggiosa” nel ricercare, con gradualità e lungimiranza, un nuovo equilibrio economico italiano, ed “impegnata” nell’affrontare seriamente i problemi del lavoro, dell’occupazione, dell’evasione, della giustizia, dell’immigrazione, della correttezza ed onestà della vita pubblica e privata, da cui solo potrà derivare vera crescita.
Lo strumento primario per abbattere le disuguaglianze e contrastare la povertà è il lavoro.