News pensionistiche

24. 12.2015 – Legge di stabilità. Testo e relazione tecnica: tutte le novità su lavoro e previdenza. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19557

23.12.2015 – LA RETROATTIVITA’ DEI TAGLI ALLE PENSIONI PASSA ALLA CONSULTA con l’ordinanza 274/2015 firmata dal giudice che ha cancellato il blocco della perequazione introdotta nel 2011 dal Governo  Monti/Fornero.  “In relazione ai rapporti di durata, non si può riporre alcun ragionevole affidamento nell’immutabilità della disciplina e non sono precluse modificazioni sfavorevoli, finalizzate a riequilibrare il sistema”.  Dal punto di vista della difesa statale, “la normativa (la legge finanziaria per il 2007, ndr) non lede alcun ragionevole affidamento dei cittadini”. L’ordinanza è publicata integralmente nel corpo dell’articolo. – di Dimitri Buffa/L’Opinione 24.12.2015 – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19539

23.12.2015 – CORTE COSTITUZIONALE – L’ORDINANZA 274/2015 CHE INTACCA I DIRITTI ACQUISITI DEI PENSIONATI. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19538

8.12.2015 – Pensioni, il matematico: «Quello di Boeri è allarmismo buono per i privati». Costretti a lavorare per sempre, con il miraggio di pensioni vicine alla soglia della povertà. Per i trentenni non è una novità. «Ma quella di Boeri è una proiezione puramente teorica», dice il matematico Beppe Scienza: «che se non spinge verso più stato sociale, rischia di avvantaggiare solo l’industria del risparmio gestito».  – di Luca Sappino/http://espresso.repubblica.it – TESTO IN    http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19393

5.12.2015. – INPS – Il cammino difficile per riformare le pensioni. Servono una macchina amministrativa migliore, la riduzione dei contenziosi e la lotta ad evasione e frodi. La giustizia intergenerazionale produce dei contraccolpi ma le priorità devono essere equità e trasparenza. Una riforma previdenziale deve essere decisa dal Parlamento: un istituto amministrativo non può porre (come vuol fare anche l’Inpgi, ndr) a carico dei propri pensionati azioni per combattere povertà e disoccupazione: non gli compete. – di Alessandra Del Boca (professore di Economia e Consigliere di Sorveglianza Ubi)  e di Antonietta Mundo (Attuario, ex Coordinatore generale statistico attuariale dell’Inps) – Corriere della Sera 2.12.2015 – TESTO IN http://www.franco abruzzo.it/document.asp?DID=19363

5.12.2015. – Inps, tutte le false verità sulle pensioni – di Michele Poerio e Carlo Sizia/Federspev/in formiche.net – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19368

4.12.2015 – Matteo Renzi furente con Tito Boeri. Di terrorismo armato, secondo il presidente del Consiglio, ce n’è già abbastanza in giro nel mondo per permetterci il lusso di aggiungerne in Italia uno di carattere sociale, vista l’eco mediatica e politica delle proposte, esplicite o implicite, del presidente del’Inps sul ricalcolo contributivo delle pensioni liquidate legittimamente col sistema retributivo, sui tagli alle pensioni non solo di presunto oro, ma anche d’argento, rame, zinco e via metallizzando. Le sortite di Boeri impensieriscono il presidente del Consiglio anche per gli effetti, che sembrano avere già prodotto sul mercato. Effetti negativi, in particolare, sulla propensione ai consumi di categorie che, impaurite dalle difficoltà in arrivo con la decurtazione delle pensioni, sono portate ora pi&u grave; a risparmiare, se vi riescono, che a spendere. E Renzi sa bene, con il ridimensionamento delle stime di crescita del prodotto interno lordo, quanto comodo farebbe all’economia nazionale, un aumento, non una contrazione, dei consumi.  – di Francesco Damato -formiche.net 4.12.2015 – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19348

3.12.2015  PREVIDENZA. Perché il professor Tito Boeri continua a tollerare la diffusione di informazioni colpevolmente false e tendenziose, quali quella che la spesa previdenziale del 2013 sul PIL nazionale sarebbe stata del 15,7%.  Ma cosa ci stanno a fare i burocrati dell’OCSE se non sanno neppure (o non vogliono) interpretare i dati correttamente? La spesa previdenziale nel 2013 è stata del 10,7% del PIL, quindi  assolutamente in media con i Paesi UE. Se si sottraggono all’esborso pensionistico lordo totale di 247,86 miliardi le imposte trattenute direttamente alla fonte, per 43 miliardi, e i 33,4 miliardi della  GIAS (assistenza), si ottiene una spesa previdenziale netta effettiva di 171,46 miliardi che rappresenta appunto il 10,7% del PIL.  di Guglielmo Gandino – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19345