news scuola

COMUNICATO STAMPA
SCUOLA – Rinnovo contrattuale: l’area della dirigenza scolastica
rimane la cenerentola di tutto il pubblico impiego.
UDIR rilancia la richiesta di un confronto urgente

Il sindacato UDIR rilancia con forza la richiesta di un urgente confronto per il rinnovo contrattuale e l’invio di diffide per recuperare 10 mila euro di indennità di vacanza contrattuale degli ultimi sei anni.
Dal 27 settembre scorso si attende la prosecuzione dei lavori per il rinnovo del CCNL della dirigenza scolastica. Sono trascorsi mesi dell’apertura delle trattative per il rinnovo contrattuale per l’Area “Istruzione e Ricerca” dopo l’Atto di Indirizzo dove si è avuto un primo timido confronto tra l’Amministrazione e le Organizzazioni sindacali. Nonostante le pluri-rassicurazioni dei Ministri dell’Istruzione e del Merito e della Funzione Pubblica, il rinnovo resta al palo, in una fase di totale stallo.
Sono ben noti a tutti i vari problemi relativi alla dirigenza scolastica: sono sempre gli stessi, se non addirittura centuplicati, visti i carichi di lavoro via via sempre più crescenti, dovuti alla burocratizzazione della scuola.
Esistono diverse criticità, già più volte evidenziate e denunciate dal sindacato, vissute quotidianamente dalla categoria con grosse difficoltà. È ora di affrontarle tutte.
“La valorizzazione delle figure di sistema (come più volte richiesto) è e sarà un nostro cavallo di battaglia. Dopo la recente intesa, raggiunta e siglata con il presidente Cicero dell’Ancodis – Associazione Nazionale Collaboratori Dirigenti Scolastici, insieme e in sinergia porteremo le diverse istanze. Sono figure centrali per il buon funzionamento di questa organizzazione, così complessa, che è la nostra scuola. Il mentoring, il tutoring, il coaching sono figure chiave, decisive, che devono essere strutturate e contrattualizzate. Di tutto questo di certo il Ministro ne è a conoscenza” dichiara il presidente nazionale, Marcello Pacifico.
Ma quello che oggi balza maggiormente all’occhio sono gli aumenti salariali in un periodo così particolare e delicato dove la perdita del potere d’acquisto e l’inflazione ne fanno da padroni. In un periodo, peraltro, in cui si sono rinnovati tutti i contratti (comparti e aree) del pubblico impiego. L’area della dirigenza scolastica rimane la cenerentola di tutto il pubblico impiego.
“Per la dirigenza scolastica siamo in forte ritardo. L’ultimo contratto sottoscritto risale all’8 luglio 2019, relativo al triennio 2016-2018, pertanto il nuovo contratto nasce già vecchio e superato, in quanto siamo ben oltre la scadenza contrattuale (periodo di riferimento) relativo al triennio successivo 2019/2021. Sono circa 8mila dirigenti scolastici che attendono ormai da anni! La situazione è insostenibile. Ricordiamo che a conclusione della riunione del 27 settembre, tutte le organizzazioni sindacali hanno dichiarato l’urgenza della questione salariale per la dirigenza scolastica agganciata alla necessità di sanare le evidenti e manifeste disparità di trattamento economico con gli altri Dirigenti dello Stato”, commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale UDIR.
“Ancora oggi i dirigenti scolastici non percepiscono il giusto riconoscimento retributivo equiparato alla dirigenza pubblica inoltre la valorizzazione delle professionalità della scuola (figure di sistema) saranno alla base delle richieste contrattuali che porterà avanti Udir con forza e decisione” conclude Dario Tumminelli, segretario nazionale Udir con delega organizzativa.
Per quanto riguarda i collaboratori dei dirigenti scolastici e le figure di sistema occorre procedere alla stabilizzazione in un’area contrattuale che riconosca l’esperienza, la professionalità, la formazione.
Non è possibile continuare nella condizione attuale di docenti impegnati in attività aggiuntive per il funzionamento organizzativo e didattico senza poi un riconoscimento contrattuale di questo imponente e importante lavoro.
Infine, occorre colmare l’attuale vulnus giuridico della sostituzione del Ds in caso di assenza nel corso dell’anno per ferie o malattia o altro giustificato motivo con l’istituzione – entro i limiti di legge – del vicario.
Mettere ordine al tema del governo della scuola autonoma è una necessità ormai ineludibile, ricorda Rosolino Cicero”.