Archivi del mese: novembre 2013

Tagli alla spesa da concordare

Le 60 proposte di Confedir. La spending review va concertata con i dirigenti pubblici.
Italia Oggi – 22 novembre 2013
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Conferenza CONFEDIR sulla Spending Review

Grande successo per la Conferenza organizzata dalla CONFEDIR sulla Spending Review, soprattutto per la presenza del nuovo Commissario Straordinario alla Revisione della Spesa Pubblica, Dott. Carlo COTTARELLI, alla sua prima uscita pubblica dopo l’assunzione del suo incarico.
Leggi la rassegna della giornata e l’editoriale del Segretario Generale Dott. Stefano BIASIOLI.

Documenti disponibili:
Approfondimenti e riflessioni sulla Spending Review
Spending Review – Proposte CONFEDIR

Dai giornali di oggi, 21/11/2013

Il Sole 24 Ore
Cottarelli: i risparmi di spesa per il taglio del cuneo fiscale
Agenzia Entrate: rischio illeggittimità per 767 dirigenti
Corriere della Sera
Cottarelli: welfare a setaccio tagli a pensioni d’oro e d’argento
Provincie: una proroga
La Repubblica
Possiamo battere la Germania aiutateci a eliminare gli sprechi
La Stampa
In Italia troppe auto blu Dai risparmi alle tasse
MF – Milano Finanza
Spending review alla prova pubblica amministrazione
Italia Oggi
Il ddl svuota province produce risparmi irrisori

Rassegna stampa

“Partecipate, no eccezioni sulla Spending Review”20 Novembre 2013
Corriere della Sera
“I dipendenti delle Province? Conserveranno la stessa retribuzione”
Il Mattino
“Regione, riforma per salvare i forestali”
Il Messaggero
“Statali, per spingere la mobilità nel mirino contratti e stipendi”
Italia Oggi
“Cento miliardi sul piatto”

Rassegna stampa Economia-PA

19 Novembre 2013
Il Gazzettino
“Tagli alla spesa pubblica per 32 miliardi in 3 anni”
Il Mattino
“Tagli alla spesa per 32 miliardi. Mobilità nella PA”
Il Messaggero
“Pensioni da riformare”
“Statali, piano per la mobilità”
Il Secolo XIX
“Mastropasqua e la bomba INPS”
Italia Oggi
“Spending review concertata”
Libero
“Le pensioni degli italiani sono le più tassate d’Europa”
Milano Finanza
“Cottarelli: tagli per 32 miliardi in 3 anni”

NOTA ISRL
“Le disuguaglianze prodotte dallo Stato sociale”

Rassegna stampa

18 Novembre 2013
Corriere della Sera
“Spending review, nel 2014 tagli tra 1 e 2 miliardi”
Il Sole 24 Ore
“Più di due miliardi di imposte in agguato”
“La trasparenza della PA finisce in un maxi ingorgo”
“Il credito certo con la PA ora “sblocca” il DURC”
Italia Oggi
“PA contributi validi a metà”
“Riforma appesa alla delega”
“Imposte riscossioni loali, un cantiere sempre aperto”

Notizie della stampa di ieri…

Il Messaggero
“Sanità, il Tesoro anticipa i tagli, subito 1 miliardo”
“D’Alia, non tutte le amministrazioni rispettano le regole”
Il Secolo XIX
“Regioni nel mirino, costi standard in Sanità dal 2014”
Il Sole 24 Ore
“Appalti pilotati a Palazzo Chigi”
“Spesa, tagli da 1.5 miliardi nel 2014”
La Stampa
“Tasse da record fino al 2016”
Libero
“Congelamento o taglio: è assalto alle pensioni”

Rassegna stampa Economia

14 Novembre 2013
Il Giorno – Il Resto – La Nazione
“Tagliare è semplice”
“Sanità, energia e cellulari. Risparmi per 7 miliardi”
Il Mattino
“Province, slitta lo “svuota poteri”
Il Messaggero
“Accelera la Spending Review”
Il Sole 24 Ore
“Le riforme da attuare in tempi certi”
“Una proposta nuova per redistribuire le pensioni ai giovani”
Italia Oggi
“Scacco alla burocrazia in 8 mosse”
Panorama
“Lo Stato vuole mangiarsi le pensioni dei professionisti”

Conferenza CONFEDIR – Spending Review

Spendere meno, spendere meglio”
Approfondimenti e riflessioni sulla Spending Review

Conferenza del 22 Novembre 2013
Roma – Università telematica Pegaso
Palazzo Bonadies – Via di San Pantaleo 66 – 00186 Roma

 

 

Note di Marco Perelli Ercolini

LEGGE DI STABILITA’ – ALLARME PEREQUAZIONE PENSIONI

Il meccanismo di perequazione delle pensioni non avverrà più per scaglioni…le riduzioni, quando previste riguardano l’intero assegno e non solo la parte eccedente con la soglia garantita….

E allora il paradosso: la coda dello scaglione inferiore può avere una perequazione superiore, anche se di pochi euro, delle prime somme della fascia superiore !…. 

Col blocco della rivalutazione delle pensioni anche meno introiti fiscali allo Stato, alle Regioni e al Comune….ma vale allora la pena tartassare ancor più il pensionato che spesso è l’ammortizzatore sociale di figli e nipoti eterni disoccupati di uno Stato che inoltre fa ben poco, per non dire niente, in campo welfare?

 

MA QUALE CONFLITTO INTERGENERAZIONALE ?

In una analisi accurata viene spontanea una domanda ai giovani…quale è il miglior ammortizzatore sociale nella famiglia? Nonno, nonni, papà e mamma cioè dei pensionati….Giovani attenzione allora: il continuo taglio sulle pensioni, sotto la bandiera sventolata e pompata dai politici del cosiddetto “conflitto intergenereazionale” per mascherare le loro inadempienze, porterà presto alla impossibilità di non poter dare più una fetta della pensione, peraltro logica conseguenza di fior di versamenti contributivi a valore corrente durante tutta la vita lavorativa, per colmare il vuoto occupazionale del figlio o del nipote….

Perché non tagliamo invece i vitalizi dei politici, così vengono chiamate le loro pensioni, che a fronte di introiti mensili di 20mila e più euro poco o nulla hanno versato per la loro pensione, per quell’assegno viene pagato anche solo dopo mezza legislatura o, in alcuni casi dopo, un solo giorno di presenza in Parlamento? Forse anche il corrispettivo che viene incassato mensilmente andrebbe rivisto….. Ma ahimè! La casta sembra intoccabile.     

 

 ITALIA e CONTINUE RIFORME DELLE PENSIONI

dal Corriere della sera – D. Comegna

….Certo, il vincolo dei conti ha costretto i Governi a intervenite più volte sul sistema pensionistico.

La riforma Fornero consentirà di risparmiare qualcosa come 93 miliardi di euro. Prima c’erano stati Amato, Dini, Maroni, Prodi: le riforme previdenziali sono state probabilmente gli interventi che hanno consentito di tenere l’Italia a galla. E in qualche modo i pensionandi e i  pensionati hanno il merito di aver fatto sacrifici necessari per aiutare i conti pubblici. Ma è arrivato il momento di lasciarli, in qualche modo, stare. Di cercare altrove risorse necessarie.